Davide Capelli – Stati d’Animo
La verità è che, dentro di me, sono sempre in partenza.
La verità è che, dentro di me, sono sempre in partenza.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
O lo si ama o lo si detesta, è così da sempre, non ci sono sfumature; sguinzaglia ricordi, qualche rimpianto ed è scomodo da vivere. Mette ansia, lo si aspetta da sempre, non si vede l’ora che passi, perché in fondo misura la temperatura del tuo animo, mette a nudo il tuo umore. Un po’ il Natale svela subdolamente chi sei.
Stepan Arkadevic riceveva e leggeva una gazzetta liberale, non estremista, ma di quella tendenza verso la quale andava la maggioranza. E malgrado che non s’interessasse né di scienza, né di politica, né di arte, su tutti questi argomenti si atteneva alle direttive della maggioranza e del suo giornale, e cambiava opinione soltanto quando ne cambiava la maggioranza, o, per meglio dire, non cambiava opinione, ma questa insensibilmente veniva a cambiarsi in lui.
Se un diamante è per sempre, figuriamoci l’ipocrisia, la cattiveria gratuita.
Osservo e traggo le mie conclusioni. Non ho bisogno di consensi e plausi vari, sono consapevole di quello che sono e anche del fatto che quello che sono suscita invidia, gelosia e cattiveria. Ma a me poco importa, guardo e passo. E me ne “fotto”!
Ti ho vista sbocciare come un fiore in primavera. Poi lentamente ti ho vista appassire, per poi seccare. Ancora peggio è stato vederti tramutare in un fiore di plastica, per coprire i tuoi difetti, quelli che facevano di te una persona che si faceva voler bene.