Cinella Micciani – Stati d’Animo
L’umiltà di riconoscere i propri errori è una grandissima dote che pochi possiedono. Chi la possiede è un grande!
L’umiltà di riconoscere i propri errori è una grandissima dote che pochi possiedono. Chi la possiede è un grande!
Sono pronto a tutto, ma non ero pronto a tutto questo.
Niente quanto la semplicità è in grado di rendere speciale una persona.
Belle o brutte che siano le mie emozioni le terrò sempre nel mio cuore.
Tutto quello che hai dentro, in un modo o nell’altro, deve venir fuori.
I sentimenti non sono merce da esporre, ma da custodire.
Quando si perde una persona cara e ci viene comunicata la notizia, quasi non ci crediamo o meglio, non vogliamo crederci! E in quel preciso istante è come se abbandonassimo per un momento il nostro corpo e la mente inizia automaticamente a viaggiare a ritroso, a caccia di ricordi, di sorrisi e di immagini felici che pungono come spine velenose. È una sensazione difficilmente descrivibile a parole, forse quasi impossibile! Siamo troppo abituati a vedere queste persone speciali sempre con il sorriso stampato in faccia e a dare per scontata la loro presenza. Dobbiamo in qualche modo renderci conto che la vita riserva sorprese negative e positive: si tratta di una continua routine che si diverte a giocare con le nostre emozioni. E chi è particolarmente emotivo o suscettibile entra automaticamente dentro un vortice di pensieri dove vi rimane intrappolato, non trovando una via di uscita, un punto di appoggio. È proprio vero quando si dice che sono vuoti “incolmabili”, perché siamo tutti diversi fra noi e di conseguenza trovare nuovamente una persona che rispecchi perfettamente nel carattere l’amico appena perso, è impossibile. Sono vuoti che rimangono li, dentro di noi, sospesi nel vuoto che man mano con il passare del tempo diventano sempre più piccoli fino a quasi non vederli più addirittura. Ma nel nostro profondo, sappiamo indubbiamente che quel vuoto non si è chiuso del tutto e mai lo farà.