Nicola Sichi – Stati d’Animo
Dimenticherai anche il più bel sogno, ma non quegli occhi e quel sorriso che ti hanno toccato il cuore.
Dimenticherai anche il più bel sogno, ma non quegli occhi e quel sorriso che ti hanno toccato il cuore.
Le lacrime sono una richiesta di aiuto verso l’universo.
E poi succede che le risate finiscono e iniziano i ricordi e la nostalgia, non ti spieghi come mai sia finita così.
Nel mio immaginario non c’è solo il compimento, c’è la tensione, lo spasmo, il prolungare, il confondere il piacere con una piccolissima punta raffinata di dolore, il rimandare, il fermarsi, il soffermarsi, l’imbarazzarsi, restare senza parole, restare preda. La mia voglia di dare, in realtà, è una forma di drastico egoismo, non è neppure, semplicemente, ricevere, ma è usurpare, rubare e depauperare. È un cavallo legato al giogo costretto a fare il giro, imbrigliato com’è, ma che s’incazza e s’imbizzarrisce e vuole scalciare. Tradurre ogni pensiero in parola mi è difficile; sono come il cavallo, con i paraocchi, non so dove me ne vado, vado perché mi sento tirare.
Le persone spesso sono brave a farti sentire sbagliato. Ma cosa ne sanno loro del tuo dolore, delle tue scelte. Prima di permettere a qualcuno di farti sentire “niente” permetti a te stesso principalmente di “Essere”!
I no ricevuti, non fanno altro che potenziare la mia testarda determinazione.
La mia libertà si ferma dove inizia quella dell’altro.