Fiorella Cappelli – Stati d’Animo
Ti penso, ma per come ti ho salvato nei miei pensieri, non per come “sei” nella realtà.
Ti penso, ma per come ti ho salvato nei miei pensieri, non per come “sei” nella realtà.
Mi capita di circondarmi di cose che piacciono alle persone che amo per condividerle dentro i miei spazi anche quando non ci sono. La chiamo sopravvivenza.
L’errore più grande che una persona può fare nella propria vita è di avere continuamente paura di commettere un errore.
Non dimenticare di essere solo una stradina da percorre senza mai farti calpestare.
E se potessi dentro all’anima, scoprire cosa sia l’insoddisfazione, a quali mutamenti corrisponda e desideri mancati dia le proprie colpe. Perché occhi non ho più, se il cuore, sorridendo, finge luce.
Anche quando voci estranee riempiono l’aria e si avverte il silenzio. Quando ci soffermiamo a pensare, guardando senza vedere e ci perdiamo. Se appoggiando le mani sulla tastiera, ci sembrano di burro. Quando non possiamo fare a meno di aspettare una crepa nell’orgoglio, il suo, e la porta resta chiusa. Anche quando ci illudiamo che messaggi sublimali ci appartengono, ma sono scritti per il vento. Quando allunghiamo le braccia per regalare tepore ma fendono soltanto l’aria, procurandoci vertigine. Quando aspettiamo una voce che sappiamo essersi persa nell’eco di un perché, e ci nasce un groppo in gola. Ecco, tutto questo è sentire un vuoto.
E poi scende il buio perché la notte non è fatta per vedere, ma è fatta per sentire, è fatta per sognare, è fatta per amare.