Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Arrivi ad un punto in cui il perdono non dimentica.
Arrivi ad un punto in cui il perdono non dimentica.
Faccio opera di nascondimento e di diminuzione. Una matematica che mi sottrae, ripartendomi le logiche. Quando mi sono ritrovata a moltiplicare le basi della mia realtà per le altezze dei miei sogni e il risultato è stato dividermi per due, tra ciò che restava dell’infranto e ciò che mi lasciava definitivamente. Geometrie che perdevano la mia stessa figura su piani irregolari, e solidi a costruire palizzate insormontabili. Non mi piace chiedere. Non oso chiedere. Ricerco parole che mi facciano perimetro di protezione e recinti spinati per non far entrare più nessuno. Mi affronto a testa bassa come se mi giungessi da fuori e ci fosse da temere. Divento preda. Sono arma. Mi sarei salvata se non avessi sparato. Non è come penso. È come sento.
Indietro non si torna, eppure a volte è così maledettamente difficile andare avanti.
Ciò che può renderti felice ora e per sempre non cercarlo altrove, casa tua è dentro di te.
Chi non ha paura è privo di fantasia.
La malinconia non è mai “densa”. Dolce, ha la capacità di cullarti… come una madre farebbe con il proprio figlio. Quando va via, lascia sempre il tutto con una carezza… ciò che sentiremo sarà la mancanza della nostalgia stessa…
La compassione non è mai amore, resterà sempre e solo compassione.