Alejandra Pizarnik – Stati d’Animo
Qualcuno misura singhiozzando l’estensione dell’alba.Qualcuno pugnala il cuscino in cerca del suo impossibile spazio di quiete.
Qualcuno misura singhiozzando l’estensione dell’alba.Qualcuno pugnala il cuscino in cerca del suo impossibile spazio di quiete.
Sono vissuto abbastanza per vedere che la differenza genera odio.
Non ho rimpianti, non ho rimorsi, ho solo la colpa di averti voluto troppo bene…
Lentamente ti accorgi che il sorriso si invecchia di dolore giovane sul viso ma debole nel cuore. Tocco il profumo di una vecchia abitudine provo a ricordare ma sembra così inutile. La rabbia in un momento di silenzio alzo gli occhi e vedo vuoto e smarrimento. Un incidente e così tu mi hai lasciato ed ora grido al vento per dirti che ti ho amato.
Non ho mai capito se il perdono è un gesto di coraggio o di debolezza, di eccessivo amore verso l’altro o di scarso verso se stessi, se è trasgressione o routine, egoismo o altruismo. E soprattutto non ho mai capito come si possa dissociare il perdono dal ricordo. Forse la verità è che perdonare è un po’ prendere in giro la memoria, far finta che sotto al tappeto non ci sia polvere.
Noi siamo quelli dalle emozioni o forti o niente.
Solo una cosa rimane da fare. Riuscire a domare quella stupida lacrima che scende senza il mio permesso.Bloccata quella, sarò completamente soddisfatta di me stessa.