Tatiana Minelli – Stati d’Animo
Le parole più belle sono quelle non dette, forse per questo rimangono tali.
Le parole più belle sono quelle non dette, forse per questo rimangono tali.
Ero dotato, sono dotato. A volte mi guardo le mani e mi rendo conto che sarei potuto diventare un grande pianista o qualcosa del genere. Ma che cosa hanno fatto, le mie mani? Mi hanno grattato le palle, hanno scritto assegni, hanno allacciato le scarpe, hanno tirato la catena del water ecc. Ho sprecato le mani. E la testa.
Ho deciso di vivere la vita valutando ciò che sento io e voglio io. In pochi ti capiranno e in pochi ti resteranno a fianco, ma credo che non si può vivere in base a come gli altri pensano e credono sia giusto. Chi vive certe sensazioni, dolori e delusioni sei tu e solo tu sai che cosa lasciano e cambiano dentro di te.
La vera nostalgia non è la mancanza di ciò che si è avuto, ma la mancanza di ciò che si è stati.
Sono stanca di capire, ho esurito le cartucce della pazienza, adesso passo a quelle del vaffanculo.
Ho l’anima ingorgata. C’è chi non fa lo stop e va dritto al cuore, io faccio retromarcia e torno alla testa. In questa via, non c’è diritto di precedenza, facciamo tutti inversione di marcia ed ognuno torna a casa propria senza continuare il viaggio.
Dentro di noi, è il viaggio che più ci arricchisce.