Mario Martina – Stati d’Animo
Un vagabondo non ha una patria.
Un vagabondo non ha una patria.
Più si studia la vita e la letteratura più si sente con forza che dietro ogni cosa meravigliosa c’è l’individuo, e che non è il momento che fa l’uomo, ma l’uomo che crea l’epoca.
Arrivi ad un certo punto e ti accorgi che necessiti di cose semplici, come di abbracci e sorrisi.
La nostra vanità è più gravemente offesa proprio quando è stato ferito il nostro orgoglio.
Da svegli viviamo tutti nello stesso mondo. Nel sonno ciascuno rientra nel suo mondo.
Ci sono anche le giornate buone, però, quando il mondo intero si svela di fronte a me… si svela come cosa? Come una menzogna.
Sei umana, ogni tanto smetti i panni di super eroina, molla gli ormeggi e lasciati “trasportare”. Dai sfogo alle tue emozioni, che se piangi, anche di fronte agli altri non è mica una vergogna, anzi. Adesso riposati, ritira quei remi e lasciati cullare dalle onde delle tue emozioni.