Giovanna Veres – Stati d’Animo
Sto vivendo uno stato nevrotico pieno di intensità e pieno di arcobaleni…
Sto vivendo uno stato nevrotico pieno di intensità e pieno di arcobaleni…
Sulla tavola misi un tovagliolo, una forchetta e il succo di arancia: mentre attendevo si cuocesse la mia colazione, guardavo fuori dalla finestra. Mi dava piacere. Era come aprire il sipario del palco scenico di un teatrino. Tiravo la cordicella e la tendina, fatta di finissime cannucce di legno, si avvolgeva lentamente su se stessa e… lo spettacolo iniziava.
Guardo la solitudine di questo mare, toccando respirando e unendomi al tutt’uno che ci circonda, sentendomi parte viva e sensibile del mondo, come un fiore un albero una nuvola o il semplice soffio di vento…
Se fossi nato un giorno prima la mia vita sarebbe stata diversa, io arrivo sempre un attimo dopo, sbaglio sempre i tempi con le persone, la mia vita credo sia ormai un congiuntivo imperfetto. Quando manchi a qualcuno nell’assenza ti cerca vorrebbe la tua presenza e quando ci sei non ti saluta neanche, arrivo sempre il giorno dopo. Sono nato un giorno prima ma e come se fossi nato il giorno dopo, vedo sempre la mia vita in ritardo di un giorno,mai incastrata con il mio presente.
Il dolore è un ruggito che impasta lacrime ad infinita disperazione!
Il semaforo è rosso. Tra poco esce il verde, il verde significa speranza cammino verso l’orizzonte oscuro, là dove vedo una luce troverò la felicità.
La solitudine crea persone d’ingegno o idioti.