Daniele Licciardo – Stati d’Animo
Io esisto? Cosa mi importa se esisto se non ho l’animo in pace… mi sento diverso, forse più malvagio e il tutto mi spaventa…e mi fa tremare.
Io esisto? Cosa mi importa se esisto se non ho l’animo in pace… mi sento diverso, forse più malvagio e il tutto mi spaventa…e mi fa tremare.
Di tempo non ne ho quanto ne vorrei, ecco perché non chiedo che sia facile, ma che ne valga la pena.
Questa scrittura mi miete addosso ecchimosi vistose. Le parole mi tagliano con la precisione di un chirurgo, mi cospargono, subito, di rosso e mi restano, poi, blu e viola a slabbrarmi i primi righi del mentale. Tendere a farmi suturare da consonanti faccendiere che si prodigano a rattoppare le ferite dei significati e dei destinatari mancati. Smagliature e solchi profondi nel tessuto labile di un’emozione recisa.
Smisurato. È il mio bisogno di affetto. Continuo a volerne, a cercarne. Vorrei un vestito ricamato di coccole e baci, una pelle nuova che mi sappia sempre ricordare che sono al sicuro e che ci sarà sempre qualcuno disposto ad amarmi in modo incondizionato. Sarei imbattibile, la donna più bella del mondo.
Aspettarci qualcosa dagli altri!? Si! Certo, come no! Tante belle parole, bugie e delusioni. Contare su qualcuno!? Si! Certo, come no! Intanto comincia a cercare su “chi”!
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto.
Quante parole scriviamo a volte su fogli bianchi, parole che resteranno li, mai lette dai loro destinatari. Parole che il tempo cancellerà e sbiadirà, ma se erano vere resteranno impresse nel cuore sempre ad ogni passaggio di ricordo che le rievochi.