Cesare Fischetti – Stati d’Animo
Grido soffocato, lacrima seccata, cuore spezzato.
Grido soffocato, lacrima seccata, cuore spezzato.
Sono una continua sfida e sai perché? Non sopporto “l’ordinaria monotonia”. Amo troppo la mia folla.
Le parole dette si possono anche perdonare, ma non è certo che la nostra mente le dimentichi, se ci hanno fatto tanto male.
Quando scende la notte ogni cuore cerca un rifugio dove aspettare e quando arriva il giorno ci svegliamo, pensando a cosa stavamo aspettando e a quello che succederà.
Ho trovato la forza per combattere e coraggio per procedere. Ho disfatto completamente il mio mondo per ricostruirlo come dovevo. Ho fatto a pezzi anche me perché potessi avere la possibilità di essere una persona nuova, non più legata al passato. Non mi sono arresa e non lo farò adesso perché ho imparato che sevoglio vivere devo restare in piedi e combattere!
Ho conosciuto persone che mi hanno dato tanto, che sono entrate nella mia vita e l’hanno resa migliore, ma ho conosciuto anche persone che ci sono entrate pensando che la rendessero migliore, ma è migliorata solo quando sono sparite dalla mia vista.
La stanza dove vivo è ottusa, un po’ stretta, i muri all’apparenza imbiancati di fresco, fanno sembrare tutto pulito, non guardo le pareti, anche se per attimi mi appoggio spalle al muro, ma io sono “quella dell’anima”, quella che custodisce nel cuore gli attimi, come foto ad impreziosire tutto ciò che può impoverire la realtà. Nella mia stanza entra ogni giorno la luce di coloro che regalano respiri e sorrisi, attimi e pensieri, no, non da lontano, io voglio respirare, inebriarmi di vita, di cielo e di mare, di terra che sporca piedi nudi e questa non è che una stanza ed io in una stanza, non so stare.