Francesco Corallo – Stati d’Animo
Una luce passò veloce nella mia mente, vide la penombra dei miei pensieri, vide un solco spento tra le mie gioie. Voglio sperare. Lo voglio!
Una luce passò veloce nella mia mente, vide la penombra dei miei pensieri, vide un solco spento tra le mie gioie. Voglio sperare. Lo voglio!
Il chiarore della luna, il pallore di un insonne: la notte lascia che il bianco si esprima per cerchiare di nero ogni cosa che incontra.
Non ammetto errori, non quelli che fanno male, non quelli voluti e pensati, non quelli fatti a proposito per evitare situazioni imbarazzanti, ammetto solo quegli errori fatti inconsapevolmente e non tutti.
Mi capita sempre di notte l’incontro più interessante della giornata, quello con me stesso. Potrebbe sembrare noioso incontrare la stessa persona, e invece ho l’impressione di avere a che fare ogni volta con una persona diversa.
Io non solo non mi sento migliore di nessuno, ma prima di permettere a qualcuno di farmi sentire peggiore ci penso. Soprattutto se chi vuol farmici sentire è qualcuno che di “migliore” non ha niente.
Il bilancio più duro da fare è quello tra mente e cuore, l’equilibrio tra ragione e sentimento è quasi impossibile.
Vedo la luna frangersi in petali d’argento nell’acqua. Respira il fiume dei respiri di luna, sogna la luna il suo viaggio di fiume.