Raffaella Berardi – Successo
Un successo senza condivisione è bene o male una sconfitta a cui la vita non sa e non può dar nome.
Un successo senza condivisione è bene o male una sconfitta a cui la vita non sa e non può dar nome.
Quando vai a dormire, ringrazia te stesso: quello che hai fatto oggi lo devi a te.
Sono sempre stato un vincente abituato a perdere.
Dov’era la vittoria degli eroi? Chiusi gli occhi aspettando il momento fatale, aspettando che il mio corpo si scontrasse contro l’acqua gelida o contro uno degli scogli. Non pensavo che sarei morta così.
Quello dello scrittore è sempre stato un lavoro difficile: non c’è uno stipendio assicurato e se non vendi, non guadagni. Si devono fare tanti sbattimenti, combattere contro la sfortuna, contro la tristezza e l’angoscia provocate dall’indifferenza e dall’invidia della gente (o della stampa), sopportare le aspre critiche, rivolte più contro la persona che contro le opere, le accuse di presunzione per qualsiasi cosa tu dica o faccia. Allo stesso tempo, ti rinfacceranno, alla prima e in varie occasioni, di essere uno scrittore. Bisogna essere consapevoli, inoltre, che uno scrittore solitario, per quanto bravo, andrà avanti molto più lentamente e difficilmente rispetto a uno scrittore con tanti amici e conoscenti, anche se mediocre o scarso. Avrà una strada molto più lunga da percorrere. Questa è la dura realtà dello scrittore. Bisogna essere altrettanto duri e determinati per affrontare queste difficoltà. Non ci sono soltanto elogi, momenti di gloria e premi letterari. Tenetelo presente. Tuttavia, proprio per questo, è tremendamente affascinante!
Uno dei miei sogni più grande è scoprire grandi talenti per trasformarli in grandi artisti, artisti di quelli veri a cui non importa fama e gloria, ma artisti dentro vogliosi di far emozionare, vogliosi di lasciare un pezzetto di loro nelle anime della gente con il frutto della loro artisticità.
Talvolta, un momentaneo fallimento può trasformarsi in un colpo di fortuna.
Quando vai a dormire, ringrazia te stesso: quello che hai fatto oggi lo devi a te.
Sono sempre stato un vincente abituato a perdere.
Dov’era la vittoria degli eroi? Chiusi gli occhi aspettando il momento fatale, aspettando che il mio corpo si scontrasse contro l’acqua gelida o contro uno degli scogli. Non pensavo che sarei morta così.
Quello dello scrittore è sempre stato un lavoro difficile: non c’è uno stipendio assicurato e se non vendi, non guadagni. Si devono fare tanti sbattimenti, combattere contro la sfortuna, contro la tristezza e l’angoscia provocate dall’indifferenza e dall’invidia della gente (o della stampa), sopportare le aspre critiche, rivolte più contro la persona che contro le opere, le accuse di presunzione per qualsiasi cosa tu dica o faccia. Allo stesso tempo, ti rinfacceranno, alla prima e in varie occasioni, di essere uno scrittore. Bisogna essere consapevoli, inoltre, che uno scrittore solitario, per quanto bravo, andrà avanti molto più lentamente e difficilmente rispetto a uno scrittore con tanti amici e conoscenti, anche se mediocre o scarso. Avrà una strada molto più lunga da percorrere. Questa è la dura realtà dello scrittore. Bisogna essere altrettanto duri e determinati per affrontare queste difficoltà. Non ci sono soltanto elogi, momenti di gloria e premi letterari. Tenetelo presente. Tuttavia, proprio per questo, è tremendamente affascinante!
Uno dei miei sogni più grande è scoprire grandi talenti per trasformarli in grandi artisti, artisti di quelli veri a cui non importa fama e gloria, ma artisti dentro vogliosi di far emozionare, vogliosi di lasciare un pezzetto di loro nelle anime della gente con il frutto della loro artisticità.
Talvolta, un momentaneo fallimento può trasformarsi in un colpo di fortuna.
Quando vai a dormire, ringrazia te stesso: quello che hai fatto oggi lo devi a te.
Sono sempre stato un vincente abituato a perdere.
Dov’era la vittoria degli eroi? Chiusi gli occhi aspettando il momento fatale, aspettando che il mio corpo si scontrasse contro l’acqua gelida o contro uno degli scogli. Non pensavo che sarei morta così.
Quello dello scrittore è sempre stato un lavoro difficile: non c’è uno stipendio assicurato e se non vendi, non guadagni. Si devono fare tanti sbattimenti, combattere contro la sfortuna, contro la tristezza e l’angoscia provocate dall’indifferenza e dall’invidia della gente (o della stampa), sopportare le aspre critiche, rivolte più contro la persona che contro le opere, le accuse di presunzione per qualsiasi cosa tu dica o faccia. Allo stesso tempo, ti rinfacceranno, alla prima e in varie occasioni, di essere uno scrittore. Bisogna essere consapevoli, inoltre, che uno scrittore solitario, per quanto bravo, andrà avanti molto più lentamente e difficilmente rispetto a uno scrittore con tanti amici e conoscenti, anche se mediocre o scarso. Avrà una strada molto più lunga da percorrere. Questa è la dura realtà dello scrittore. Bisogna essere altrettanto duri e determinati per affrontare queste difficoltà. Non ci sono soltanto elogi, momenti di gloria e premi letterari. Tenetelo presente. Tuttavia, proprio per questo, è tremendamente affascinante!
Uno dei miei sogni più grande è scoprire grandi talenti per trasformarli in grandi artisti, artisti di quelli veri a cui non importa fama e gloria, ma artisti dentro vogliosi di far emozionare, vogliosi di lasciare un pezzetto di loro nelle anime della gente con il frutto della loro artisticità.
Talvolta, un momentaneo fallimento può trasformarsi in un colpo di fortuna.