Giuseppe Catalfamo – Televisione
Fossi giudice sarei clemente con chi spaccasse Centovetrine,anzi, gli comprerei nuove fionde.Esagererei in clemenza, anzi, darei medaglia d’oro al valore,a chi uccidesse un Fratello Grande.
Fossi giudice sarei clemente con chi spaccasse Centovetrine,anzi, gli comprerei nuove fionde.Esagererei in clemenza, anzi, darei medaglia d’oro al valore,a chi uccidesse un Fratello Grande.
“Virtual Earth” “Google Maps” satelliti che riflettono fedelmente immagini lontane migliaia di chilometri.Ce la fate a mettere un chip in uno specchio che quando mi faccio la barba non devo pensare qual è la destra?Ma soprattutto dove quando leggo “Aznalubma” non devo pensare d’essere in Iran.
La coscienza dell’eterno nulla nero, impalpabile, assente, senza sensi, che ci attende dopo la morte è la tortura più agghiacciante che ci appartiene.
Rispondere a cento domande ha meno valenza del porne una soltanto.
Il sapere di saper tutto è già demente.
Il sole bacia, se ci proponiamo.
Il palinsesto televisivo offre sempre buone occasioni per recarsi in libreria.