Michelangelo Da Pisa – Tempi Moderni
Non saprei come definirli gli ottimisti della mia epoca, rivoluzionari eroi o ingenui coglioni?
Non saprei come definirli gli ottimisti della mia epoca, rivoluzionari eroi o ingenui coglioni?
Noi siamo quelli che diciamo di voler bene poi, alla prima occasione voltiamo le spalle. Noi siamo quelli che diciamo di amare gli animali poi, andiamo nei circhi, compriamo le pellicce, mangiamo le carni. Noi siamo quelli che facciamo gli auguri di buon Natale poi, per 364 giorni ci scordiamo dell’altro. Noi siamo quelli che diciamo di tenere alla salute dei nostri figli poi, facciamo mangiare loro solo “merda”. Noi siamo quelli che parliamo di altruismo, sensibilità, sostegno poi, fuggiamo tutto questo. Noi siamo quelli che nel parlare di un sofferente esclamiamo “poverino” poi, lo incrociamo e gli neghiamo anche una semplice carezza. Noi siamo quelli che diciamo di credere in Dio fatto uomo poi, nell’incontro quotidiano con Gesù, siamo capaci di dirgli: “Non ti conosco”. Noi siamo questi.
Sto scrivendo dall’anno 2389: i grattacieli sono alti chilometri, ci si sposta col teletrasporto, sulla luna hanno appena inaugurato un parco divertimenti, c’è un Papa androide, le piante puzzano di plastica però la gentilezza è tornata di moda.
La sopravvivenza dipende da due fenomeni o processi contrastanti, due modi di raggiungere l’adattamento. Come Giano, l’evoluzione deve sempre guardare in due direzioni: all’interno, verso la regolarità dello sviluppo e la fisiologia delle creature viventi, e all’esterno, verso i capricci e le esigenze dell’ambiente.
Se dal tuo albero tagli la sincerità, la gentilezza, l’educazione, la generosità, l’altruismo, l’amore, non lamentarti quando da questa potatura germoglieranno fiori di plastica.
La verità è un paio di scarpe logore, strette e scomode. Ecco perché molti preferiscono correre scalzi sui sentieri della menzogna.
Chi è privo di ironia lo riconosci subito, è pieno di rughe nei gesti, nelle…