Walter Veltroni – Tempi Moderni
Il futuro è l’unico tempo in cui possiamo andare.
Il futuro è l’unico tempo in cui possiamo andare.
È meglio un vero menefreghismo, che un finto perbenismo.
Il senso della misura è perduto, nulla ormai ha il giusto peso nella vita delle persone e questo, da quando la vita stessa non è più la misura.
Vivere fuori dagli schemi è l’unica cura contro questa asfissiante società falsa e consumista pronta a puntarti il dito addosso. Pronta ad inglobarti nella sua monotonia. Bisogna alienarsi dai canoni che ci vogliono come un fluire di immagini mutanti in relazione agli occhi che ci osservano. Bisogna essere sempre veri, cristallizzarsi in un’unica forma che rimanga autentica in questa ipocrita umanità che robotizza anche i sentimenti. Sempre pronti a difendere i propri confini senza mai attaccare quelli degli altri. Portare avanti con decisione i propri ideali essendo però capaci di correggerli in corsa. Ragionare con la propria mente tenendo intelligentemente conto di quello che ci circonda. Bisogna vivere fuori dalla “gabbia” dando comunque importanza ad essa. Il mondo è malato, e noi siamo l’antidoto. Noi giovani – giovani con la voglia di “spaccare tutto” – giovani che vogliono dimostrare a coloro i quali tentano di intercalarci in un sistema statico e marcio che noi siamo il “caos”. Dimostriamo che non siamo la “crazy generation” ma solo ragazzi che riescono ad affiancare il divertimento estremo ad una maturità che riesce a convivere con la nostra voglia di libertà rendendo la nostra esistenza una dolce congerie di tutto ciò. Lottiamo! E puntiamo sempre alla luna che da lassù ci osserva incontrastata, nel peggiori dei casi avremo passeggiato a testa alta tra le stelle del firmamento.
Anno nuovo vita nuova. Mah! Mi alzo al mattino con le stesse cose da fare, i problemi sono gli stessi. Chi ti fa girare le palle non manca e anche i rompi coglioni sono gli stessi! Ah sì! Qualcosa è cambiato: le bollette sono tutte in aumento!
Viviamo in un mondo dove le madri uccidono i figli, i mariti le loro mogli, i preti violentano i bambini. Dove questo paese non ci appartiene più, dove siamo schiavi a casa nostra… e poi!? Ancora ci stupiamo quando qualcuno finge, gioca con i nostri sentimenti e ci delude… Non c’è più niente ormai di cui dobbiamo stupirci.
Cari giornalisti affannati e con l’aria sbigottita. Quello che vi ostinate a chiamare maltempo è, nientepopodimenochè, tempo invernale. Ossia, tempo normale. Esattamente come non ha senso che in estate manifestiate il vostro stupore per le alte temperature. Da sempre Estate: caldo, inverno:freddo. Fatevene una ragione.