Irene Campisi – Tempi Moderni
Che cos’è la normalità se non un’onvezione dell’uomo che ci omologa tutti?
Che cos’è la normalità se non un’onvezione dell’uomo che ci omologa tutti?
Ma che società è questa dove nessuno sa più essere fedele, dove si grida amore a tutti, dove l’amore non è un dono prezioso ma un regalino da dare a più persone. Troppo facile avere chi ci soddisfa il corpo, chi la mente e chi sta al nostro fianco, io questo non lo chiamo amore, ma solo egoismo e ipocrisia.
E poi ci sono quelli che su facebook sembrano i padroni del mondo e poi in realtà sono degli emeriti coglioni.
Il caos spesso genera la vita, laddove l’ordine spesso genera l’abitudine.
La burocrazia sembra una punizione per gli esseri umani.
Abbiamo tutto, non ci manca niente, abbiamo una casa, acqua, luce, gas, cibo in abbondanza, riscaldamenti, macchina, abbiamo tutti in confort, computer a volontà, ma dietro tutta questa grande apparenza di benessere in realtà si nasconde una grande sofferenza!
Tutti rimpiangono il tempo perso per un amore perduto, ma nessuno che smetta di perdere tempo a rimpiangere. Il rimpianto non è altro un qualcosa che volevamo e che non abbiamo avuto, quindi perché rimpiangerlo? Io sono dell’idea che se ami qualcuno è perché ci credi, lo senti, quindi non è mai tempo perso. Anzi è un’esperienza che nel tempo ti ha dato qualcosa che mai più andrà via.