Francesco De Sanctis – Tempi Moderni
Che faceva l’Italia innanzi a quel colossale movimento di cose e d’idee? L’Italia creava l’Arcadia.
Che faceva l’Italia innanzi a quel colossale movimento di cose e d’idee? L’Italia creava l’Arcadia.
Nel mondo attuale ogni cultura, ogni letteratura, ogni arte appartengono a una classe ben determinata e sono quindi vincolate a una determinata politica. L’arte per l’arte, l’arte al di sopra delle classi, l’arte al di fuori della politica e indipendente da essa in realtà non esiste.
Al giorno d’oggi si sparla troppo, si ama poco e si odia spesso, c’è crisi di sincerità, di persone vere, in poche parole mancano i valori. Questi non sono tempi moderni ma tempi di aridità dell’anima.
La cultura berlusconiana è riuscita a rovesciare le categorie: per loro i nemici della giusta società non sono i ladri e i corruttori, ma i magistrati che cercano di far rispettare la legge. E l’impudenza diventa la norma.
L’uomo è l’unico essere vivente nell’universo che preferisce autoestinguersi in nome di ciò in cui crede davvero: il denaro.
Caro Bersani, sui morti di Civitanova marche almeno il pudore di tacere.
Sette miliardi di persone, sparse per il mondo, che vogliono tutto. Sette di miliardi di persone che ignorano la realtà preferendogli la fantasia. Che ci piaccia o no, questo è il nostro mondo. Un mondo di individui che lottano per appagare il proprio egoismo, il proprio egocentrismo, il proprio istinto prevaricatore. Un mondo di incurabili e inconsapevoli sognatori.