Ennio Flaiano – Tempi Moderni
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Decise di cambiar vita, di approfittare delle ore del mattino. Si levò alle sei, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo di lavoro e si svegliò a mezzogiorno.
Viviamo in una società in cui più crescono i centimetri di tacco e più si accorciano le lunghezze dei vestiti, più si alza il gomito e più annegano i valori.
In Italia, nelle scuole, possiamo avere quanta cultura vogliamo, gli insegnanti sono bravi, anzi bravissimi, ma il sistema scolastico non dà stimoli per integrare l’essere umano, basta vedere che tecnologicamente sono anni luce indietro. Forse per questo tendono a far imparare più teoria che pratica, poi a fine anno scolastico in pochi hanno sbocchi lavorativi. Ovvio, si prendo ragazzi che si sono diplomati con il massimo dei voti. Ma vedete negli Stati Uniti, i grandi rivoluzionari non hanno nessuna laurea, eppure usiamo i loro prodotti all’ordine del giorno.
Crediamo soltanto a ciò che vediamo. Perciò, da quando c’è la televisione, crediamo a tutto.
Mariangela, hai visto quanta gente c’è in Manhattan che parla da sola?…
Le cose non accadono se non le leggiamo.
Come in una specie di “caos ordinato”, viviamo in maniera spesso individualistica, ognuno nella propria direzione, ognuno a testa bassa immerso nei propri guai; eppure la nostra individualità che sembra per noi la totalità delle cose è solo un piccolo tassello del macrocosmo che ci circonda. Talvolta sarebbe bello, poter imparare ad ascoltare i silenzi o le parole di chi ci sta accanto, magari si riuscirebbe sempre più a viaggiare in un’unica direzione per le strade della vita.