Gigliola Perin – Tristezza
Lo vedi borbottare, gli chiedi cosa c’è che non va, lui ti risponde niente. Tu comprendi che in quella frase è racchiuso ciò che siete. In una parola quel noi ora è niente.
Lo vedi borbottare, gli chiedi cosa c’è che non va, lui ti risponde niente. Tu comprendi che in quella frase è racchiuso ciò che siete. In una parola quel noi ora è niente.
Non sono i segni del viso che ti parlano di me, ma le ferite che mi porto nel cuore.
L’attesa di un sogno si vive solo ad occhi chiusi, se li apri, la realtà saprebbe rovinare anche ciò che di dolce i sogni sanno dare.
Certe volte sono sorda al richiamo dei ricordi perché la realtà me li trafigge e sedimento in soffitta parole e frammenti di me sparsi nei nascondigli del tempo.
Una cosa tristissima essere fraintesi quando in realtà non hai detto e fatto nulla di sbagliato, quando ami con tutte le tue forze. Quando metti al di sopra di tutto la persona che ami quando tutto ciò che fai è sbagliato.
Forse nessuno è un caso nella nostra vita, c’è chi arriva per aiutarti a combattere e chi per tenerti la mano mentre t’addentri nel mondo delle ombre. Se volgerai il tuo sguardo nel passato, ricorda chi ha allungato la mano e ti ha aiutato a rialzarti, chi ti ha asciugato le lacrime lungo il cammino e a chi ora ti è vicino mentre la strada si fa corta e stretta. Nessuno è un caso, tutti hanno un loro ruolo nella vita. Io ho capito il mio. Mi giro, m’inchino alla vita, apro le braccia ed attendo quell’ultimo volo dove potrò respirare ancora tra le nuvole.
Seppellisci il rancore, ma non rispolverare l’amore. Alla seconda il dolore sarà due volte maggiore.