Scyna Suffiotti – Tristezza
Ci sono quei giorni dove tutto è pesante, come se avessi sabbia nel cuore.
Ci sono quei giorni dove tutto è pesante, come se avessi sabbia nel cuore.
Ho sofferto la gabbia dell'”amore”. Ora cerco la “libertà” dell’amare.
Oggi sono triste.Incrocio le altre macchine e scorgo, sui volti dei miei fratelli, rughe di preoccupazione.C’è lamiera e società tra di noi, a impedire di mettere una mano sulla spalla e dire “Non ti preoccupare!”, frase inutilmente incoraggiante.E invidio gli uccelli.Sono tre metri sopra di noi, liberi da questa gravità che ci schiaccia nel fango, lontani dai veleni che ci somministriamo masochisticamente.Solo tre metri, per il loro mondo senza problemi.
Finiranno le lacrime e finiranno i vuoti. Se ne andrà la tristezza, la rabbia e la malinconia. Spariranno i malumori, le paure e le ansie. E quando succederà tornerai a sorridere come un tempo. Avrai nuove mete e nuovi orizzonti. Nuovi volti da sfiorare, baci da dare e persone nuove da amare. Avrai tutto questo quando tu stesso deciderai che è ora di cominciare un nuovo libro e scrivere nuove pagine.
Forse essere tristi è proprio questo. Sentire il cuore immobile, la mente che elabora centinaia di pensieri che non riescono a tradursi in parole, l’equilibrio spezzato…
Dopo che è stato dato cuore e anima, tutto svanisce in un vuoto senza vie d’uscita e si è soli ad affrontare tal sofferenza.
La “solitudine” è una strada notturna, costellata di stelle cadenti.Loneliness is a nocturnal way sprangled of fallen stars.