Lucia Griffo – Tristezza
Carezza da assaporare un giorno: verrà.
Carezza da assaporare un giorno: verrà.
Vorresti aggrapparti ai tuoi sogni ma forse non basta. Forse ci vuole tempo e a volte nemmeno quello basta.
Numerose lastre di ghiaccio stanno fisse nel mio cuore come un appassito fiore che riviver più non può.
L’infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.
Dolente il cuore troppo solitario colmo di rimossi, m’avvampa, arde, sanguina in un intormentabile gronda di dolore!
Ho imparato dalle lacrime versate, che nessuno è degno di una sola delle mie lacrime, nessuno!
La vera solitudine è non poter dire a qualcuno: “ti amo!”
Vorresti aggrapparti ai tuoi sogni ma forse non basta. Forse ci vuole tempo e a volte nemmeno quello basta.
Numerose lastre di ghiaccio stanno fisse nel mio cuore come un appassito fiore che riviver più non può.
L’infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.
Dolente il cuore troppo solitario colmo di rimossi, m’avvampa, arde, sanguina in un intormentabile gronda di dolore!
Ho imparato dalle lacrime versate, che nessuno è degno di una sola delle mie lacrime, nessuno!
La vera solitudine è non poter dire a qualcuno: “ti amo!”
Vorresti aggrapparti ai tuoi sogni ma forse non basta. Forse ci vuole tempo e a volte nemmeno quello basta.
Numerose lastre di ghiaccio stanno fisse nel mio cuore come un appassito fiore che riviver più non può.
L’infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.
Dolente il cuore troppo solitario colmo di rimossi, m’avvampa, arde, sanguina in un intormentabile gronda di dolore!
Ho imparato dalle lacrime versate, che nessuno è degno di una sola delle mie lacrime, nessuno!
La vera solitudine è non poter dire a qualcuno: “ti amo!”