Alexandre Cuissardes – Tristezza
Fa pena chi ama e non è riamato. Soprattutto quando se ne rende conto e sceglie di non amare più neppure chi vivrebbe solo del suo amore.
Fa pena chi ama e non è riamato. Soprattutto quando se ne rende conto e sceglie di non amare più neppure chi vivrebbe solo del suo amore.
Questo non è un cuore, a volte è piombo fuso.
Forse l’odio non è, come si usa dire, “cieco”, ma ha talmente tante persone “degne della sua attenzione” che pur vedendo bene è costretto a colpire alla cieca.
Non è solitudine quando sono solo con me stesso. La mia solitudine è solitudine quando tu non ci sei neanche tra i pensieri miei.
Nessuno schiavo è più infelice di quello che mette al mondo figli destinati a essere schiavi.
Ci sono attori cosi bravi a fare la parte dei cattivi che se li trovi in strada ti vien voglia di scappare.
Anche se tu arrivassi solo un attimo prima del mio ultimo respiro, anche se ti percepissi appena, con la nebbia negli occhi, anche se ti stringessi la mano più col pensiero che con la forza, anche se in quell’attimo mi si strappasse il cuore per l’immenso vuoto che ci ha divisi, tu resti sempre mio figlio, ed io tuo padre, da quando non ti ho visto nascere a quando forse mi vedrai morire.