Francesco Galizzi – Tristezza
Sono pieno di Stelle. Vuoto come l’Universo.
Sono pieno di Stelle. Vuoto come l’Universo.
E comunque, anche io avrei dato ragione a lei. Insomma chi si fiderebbe mai di una come me? Di una che non viene manco considerata? Nessuno, nemmeno io.
Solo nella sofferenza di chi ha perso tutto, ho trovato la voglia e la speranza di tornare a sorridere.
Un cuore deluso non ha bisogno di parole, ma di certezze.
Le delusioni non ci insegnano ad amare meno, ma ad amare in maniera diversa.
Purtroppo, quando sei troppo buono, lo sei anche con chi lo merita, e alla sofferenza si aggiunge la rabbia di non riuscire a essere diverso.
Non provo più niente. Sto diventando impassibile, non riesco più a sentire qualche emozione che mi provochi un brivido, un sorriso. È mortificante come sto buttando una vita così breve, ed è ancora più dolente sapere che non avrò un’altra possibilità, che sto sprecando la mia unica esistenza in questo corpo inadeguato, nei miei pensieri più futili e depressi ci passo momenti interminabili e lenti che mi fanno rendere conto che non c’è più tempo per uno sbaglio come me. Che sono come una macchia d’inchiostro su una camicia bianca, terribilmente fastidiosa. Tutti preferiscono non averla fra i piedi.