Michela Strega – Tristezza
Non morire per chi sa vivere anche senza di te.
Non morire per chi sa vivere anche senza di te.
Ci chiamano dannati perche abbiamo l’anima inquieta, ma la nostra vera dannazione è avere vicino chi non sa ascoltare la nostra anima, ma si limita a sentire le nostre parole.
I miei occhi vedono la caduta dei tempi andati, riflettono come il sole nell’acqua ciò che stato perso.
Le onde del mare mi hanno cambiata, mentre turbolenti si schiantavano contro i miei sensi. Mi hanno scossa trafitto ma non sconfitta. La sua ferocia tempesta ha fatto si che io reagissi e affrontassi tutto, senza timore di annegare. Sono cambiata: fuori più forte, ma dentro, fragile e indifesa!
Saremo sempre l’amore mancato di qualcuno che non ha saputo stringerci.
Le lacrime sono il sale per condire i silenzi dopo il dolore, per ricordarti che hai bisogno di un po’ di zucchero per equilibrare la dieta della tua anima.
Dopo ogni sofferenza non è vero che si diventa più duri, più forti, più cinici. Tutt’altro, ad ogni nuovo colpo, facciamo sempre più nostra una fragilità che spaventa. Spaventa noi, certo. Ma in primis terrorizza gli altri. E la gente è risaputo, non ama faticare. La gente non sa impegnarsi per amare qualcosa che è andato in pezzi già un milione di volte.