Elisabetta Barbara De Sanctis – Tristezza
Ho occhi, per vedere. Ho cuore, per sentire. Ho una spada, per tagliare. Ho il velo, per celare. Ho il silenzio, per parlare.
Ho occhi, per vedere. Ho cuore, per sentire. Ho una spada, per tagliare. Ho il velo, per celare. Ho il silenzio, per parlare.
Batti o mio cuore, batti forte il tuo dolore, fino a divenire, nel petto addolorato, l’unico suono comprensibile.
La rabbia è il sangue che sgorga dalle ferite dell’anima.
Ti viene mai quella voglia di piangere, cosi per nessun motivo? Ti viene mai quella voglia di gridare alla vita. Un bel vaffanculo? Ti viene mai la voglia? Poi ti fermi, ti siedi e ti conforti da sola, perché in realtà è l’unica cosa che puoi fare, aspettare che passi quella voglia disperata di urlare vaffanculo vita!
Vi è una tristezza nell’anima, che graffia su cicatrici ancora non cicatrizzate, quasi a voler dire, non ti permetto di lasciarmi sola!
Tutto tace, nulla si sveglia in questa notte stellata. Non c’è niente che potrà cambiare questo giorno: un messaggio, una chiamata, un incontro: nulla. Tutto tace ed è silenzio, è nulla.
La sera quando il silenzio è più intenso, diventa più difficile sopportare il tormento della tua distanza!