Anna Maria D’Alò – Tristezza
La tristezza ingrigisce anche un corpo luminoso.
La tristezza ingrigisce anche un corpo luminoso.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. […] Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all’eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.
La sofferenza è la solitudine nel cuore, il dolore per la mancanza d’amore.
Come ho fatto a non accorgermi di questa spaccatura dentro il suo cuore? Come ho fatto a non accorgermi prima che dentro di lui non ci sono solo forza e gentilezza, ma anche angoscia e sofferenza?
Dove termina il finito e dove inizia l’Infinito? L’Infinito inizia con il finito, perché lo ingloba e l’assorbe come il mare fa con la goccia d’acqua.
Sono vuota. Non ho senso.
Quando comincerai a capire che ciò che sogni resterà sempre e solo un se, avrai smesso di vivere la tua favola.