Franco Paolucci – Tristezza
Siamo per soffrire i nostri mutamenti. Siamo per gioire ogni nostro miglioramento.
Siamo per soffrire i nostri mutamenti. Siamo per gioire ogni nostro miglioramento.
Ci vuole più forza a dire “no” che giustificare con scuse i propri “sì”.
L’ateo teme lo smarrimento correlato alla costatazione della propria piccolezza.
Un cuore che non riesce ad amare muore per il troppo amore.
Quando un amore finisce, quando la delusione ci assale, non dovremmo mai lasciarci andare così tanto fino ad annullarci, fino al punto di dimenticarci di noi stessi. È vero, il dolore può graffiarci l’anima fino a farla sanguinare, ma non facciamo in modo che esso ci divori. Se quella traccia incancellabile ci avrà reso persone migliori, anche la sofferenza avrà avuto un senso ed il ricordo che ne rimarrà, sarà come una delicata carezza sul cuore.
Ricordati di te stesso sempre. Non dare spazio al dolore, ma dagli lo spazio necessario per accettarlo e poi superarlo. Si può ricominciare sempre, si può ripartire da zero. Non sempre si dimentica tutto, le ferite restano ma tu puoi ricominciare lo stesso. Non arrenderti mai, non cedere alla voglia di fermarti. Se sei stato fermato anche per un breve tempo nella vita allora saprai che non serve a nulla. Quindi continua a camminare anche con le lacrime, ma tu cammina. Piano piano il dolore sarà più lontano e le lacrime spariranno e magari nel tuo cammino avrai incrociato anche chi ha saputo far rinascere un sorriso.
Certe sere sono cosi: ti guardi intorno circondato da persone ed è come essere solo.