Alessandro D’Avenia – Tristezza
Nessun abbraccio, nessun bacio, nessuna carezza, nessun amplesso era capace di guarire la ferita. Cerotti. Uno sopra l’altro, una montagna, su un taglio che non era mai stato pulito e disinfettato.
Nessun abbraccio, nessun bacio, nessuna carezza, nessun amplesso era capace di guarire la ferita. Cerotti. Uno sopra l’altro, una montagna, su un taglio che non era mai stato pulito e disinfettato.
Ogni sofferenza che c’imprigiona è un fiore mai sbocciato.
La solitudine è il ritrovo secondario per continuare a vivere.
Mi piacciono i segni sulla pelle di chi amo, ma odio le cicatrici di chi ho amato.
Nonostante oggi ci sia il sole fuori, qui dentro fa molto freddo… un freddo dal quale non è possibile ripararsi.
Ti ho chiesto di non andar via, mi hai risposto: sei andato via tante volte tu.
La tristezza piange nell’anima, il dolore del cuore.