Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Il dolore è un suggeritore di poesia, ti sporca la pelle per decantare la purezza dell’animo.
Il dolore è un suggeritore di poesia, ti sporca la pelle per decantare la purezza dell’animo.
Non si cercano altre donne quando si ama davvero chi vuoi ma il tuo tempo lo impegni con chi ami e no con cazzate, perché una persona innamorata può perdonare una, due, tre volte ma poi si stanca e chiude la porta x sempre perché resti delusa da certi comportamenti, ricorda il sesto senso di una donna non sbaglia mai.
Te ne stai li, a fissare il vuoto mentre la testa ti esplode di pensieri dove le certezze si svelano dubbi e i dubbi diventano certezze. Te ne stai li a ricordare il passato o immaginare un ipotetico futuro che mai più avrai e ti accorgi, si ti accorgi che ti batte forte il cuore dietro a ogni respiro affannoso. Te ne stai li, a piangere e piangere su lacrime che scorrono via piene di significato, ascoltando quelle canzoni che sfogano tutto il tuo dolore. E tu sei li, solo, senza l’amore della tua vita. Solo…
Un po’ mi mancano tutti quei termini ormai desueti: missiva, balocco, talamo, grazie.
La malinconia per quello che si è perduto la si rimpiazza solo con la gioia di quello che avrai.
Quando sono triste guardo l’arcobaleno. E se non c’è, lo invento.
Sono alla ricerca della controfigura del mio cuore per le storie d’amore pericolose.