Stefano Gentilini – Tristezza
Puoi dimenticare il dolore, ma non di aver sofferto.
Puoi dimenticare il dolore, ma non di aver sofferto.
Il dolore è la svolta, la torpedine che scuote un coraggio prima sopito e la volontà di riscattare, in qualche modo, chi ha lottato comunque, pur sapendo che non ce l’avrebbe fatta.
Il dolore ci aiuta a crescere. Preferirei restare bambina!
Se le brutalità e le tristezze fanno di un uomo una fortezza inespugnabile, saranno le brutalità la vera forza della vita?
Il brutto di quando tutto passa è capire che il tempo è passato tra lacrime e dolore, e che si poteva fare a meno se solo si potesse ragionare come quando tutto passa.
Le guerre non sono forse un periodo di tregua tra una “pace” e l’altra? Viviamo in un mondo dove la carità ha un prezzo, l’aiuto diventa un debito, il rispetto dei diritti umani una farsa sarcastica e la bontà sempre più spesso, un atto di generosa compassione verso se stessi.
Ci rimani male, cerchi di farti scivolare addosso ogni cosa invece resta sulle spalle e pesa, pesa molto pensare che hai ci creduto ancora e non pensavi mai che le persone che dicevano di volerti bene ti dimostrassero il contrario, e provi a passarci sopra in ogni modo ma niente, è un’amaro troppo forte da buttar giù e stringe in gola come un cappio.