Antonio Cuomo – Tristezza
Il dolore, un tempo che si consuma lontano dal tuo cuore, dove l’infinito sogno non lascia alba alle mie interminabili notti.
Il dolore, un tempo che si consuma lontano dal tuo cuore, dove l’infinito sogno non lascia alba alle mie interminabili notti.
– “Fosse stato un film, sarebbe stato tutto più facile, forse anche più banale e scontato. Il lieto fine in sé forse è banale. Perché la gente si emoziona più soffrendo, che cibandosi di felicità. Perché la felicità, anche se plastificata, spaventa. È qualcosa di ignoto, un terreno sconosciuto per tutti.Nella delusione, nel dolore, nel vedere l’eroe sconfitto, la bella che muore, invece, tutti riescono a leggere qualcosa di se stessi.”- “e qui, per noi, ora… cosa c’è?”- “c’è che dopo una cosa così… o è per sempre, o è un addio.”Lei annuì, ma non lo guardò. Alzò le spalle, si voltò:- “In fondo, anche un addio è per sempre… no?”Calano le luci.Titoli di coda.Sipario.
Le crepe in un cuore fanno male “troppissimo”
Come faccio a non credere in Dio, come faccio a non amarlo, finché nei giardini incolti del mondo continuano a sbocciare, dei meravigliosi fiori è con noi.
O morte, com’è amaro il tuo pensiero per l’anziano che guarda al tuo volto in ogni suo momento, ben consapevole che tu sei unica certezza, di una vita vissuta attraverso tanti falsi momenti.
Riservami un angolo del tuo cuore, perché non abbia a temere dell’inferno. Amami come tu…
A volte devo confondere il pensiero, perché è troppo forte l’emozione del tuo ricordo; vattene via dolce malinconia, portati via la sua allegria, porta con te la sua scia, lasciami solo il tormento di quei preziosi momenti che appartengono a un tempo che fu infinito.