Silvana Stremiz – Tristezza
Odio sentirmi impotente davanti alle lacrime.
Odio sentirmi impotente davanti alle lacrime.
Il rancore ha radici profonde, avvelena la vita alimentando la vendetta.
Ho un incubo: non essere mai parte di un sogno.
Sarà per la prima volta che io chiuderò gli stessi occhi con cui ti guardavo e ti amavo per non vedere più i tuoi.
Giorni bui e tristi eh si a chi non capitano questi giorni in cui tutto sembra crollarti addosso non vedi via di uscita ti senti impotente non sai cosa fare il peso di tutto quello che hai vissuto e che continui a vivere sulle tue spalle si spalle larghe ma stanche stanche di reggere sempre quel peso occhi stanchi non ci sono più lacrime da versare Unica cosa che vorresti fare è eclissarti chiudere gli occhi e sperare che quando li riaprirai tutto avrà un po di colore, e questo buio sia andato via.
Ci si innamora anche della tristezza quando è espressa con delizia.
Stanco di prodigarsi per gli altri, di cercare solo il bene altrui; ferito da una persona che illuminava le sue giornate, nella quale non vedeva che il suo mondo… lei, che il solo pensarla gli ridava vita e lui che viveva solo per starle accanto. Stanco di essere abbandonato, si ritirò nella sua solitudine, perché nessuno gli chiedesse più il suo cuore.