Laura Giavazzi – Tristezza
Fingere che va tutto bene, convincerti di questo, ma dentro sentirti morire.
Fingere che va tutto bene, convincerti di questo, ma dentro sentirti morire.
Se ne stava sempre in silenzio. Ma i suoi occhi no, avevano molto da raccontare. Ma non ci fu mai nessuno che si fermò ad ascoltarli.
Malinconia che strano potere che hai. Dal niente m’avvolgi, ed ogni mio pensiero si strugge per davvero.
L’ultimo sconsolato bang della mia lattina di Desolazione nel vuoto della valle, che ascolto con soddisfazione, nudo. Lontano, lontano alle porte del mondo c’era il vortice di vento che ammoniva come tutti noi saremo spazzati via come trucioli e piangeremo. Uomini dagli occhi stanchi ora lo capiscono, e attendono di deturparsi e putrefarsi, nonostante questo essi conservano egualmente nel cuore il potere d’amare, non so più cosa significhi quella parola. L’unica cosa che voglio è un cono gelato.
I dolori del cuore, i più duri a morire.
Viaggiano i pensieri di notte, come un treno in corsa che va, binari di mille parole vagoni consumati di te.
Il pianto è una tempestosa perturbazione del cuore.