Chiara Micellone – Tristezza
A volte non è la vita che ci fa soffrire, siamo noi a vivere con sofferenza tutto.
A volte non è la vita che ci fa soffrire, siamo noi a vivere con sofferenza tutto.
C’è una grande forza, quella di lasciare che le cose facciano il proprio corso. Non è della rassegnazione che parlo, bensì della consapevolezza che non possiamo avere il controllo su tutto, ma solo su quello che possiamo.
E poi quando nessuno la vedeva faceva di quei sospiri di tristezza che le ingrigivano il volto.
“Ti amo” cinque lettere, quante volte l’abbiamo detto senza pensare quanto sono pesanti e piene di significato, queste cinque lettere. Quanto ci impegniamo a rispettare queste cinque lettere! Basta togliere una lettera e si sfalda tutto (cosa importa se i figli soffrono, l’importante che “io” stia bene con il/la nuovo/a compagno/a, la colpa “è sempre” dell’altro! Ma io cosa ho fatto per evitare tutto questo?)
Le strade di due persone talvolta si dividono, ma due amici non dovrebbero mai permettere al legame che li unisce di spezzarsi. Ci si dovrebbe interessare a vicenda del percorso dell’altro, se è tortuoso, se l’amico necessita di un po’ di acqua, ma questo accade di rado in situazioni simili. Ho visto tante amicizie perdersi così, e adesso sto vedendo la nostra fare la stessa fine. Ci si inventa delle scuse: “non ho abbastanza acqua per tutti e due”, “sto faticando troppo per la mia strada per dare una mano anche a te”, “sono impegnato nel mio cammino, non posso incontrare il tuo”. Tutto questo si traduce in un “non ho tempo per te”. E se mai anche un giorno ci si dovesse pentire, ci penserà l’orgoglio a fare la sua parte.
Certe volte sono sorda al richiamo dei ricordi perché la realtà me li trafigge e sedimento in soffitta parole e frammenti di me sparsi nei nascondigli del tempo.
Mi manca la tua bocca quando si univa con la mia per diventare una sola cosa!