Ada Roggio – Tristezza
Notte tesa, inquieta, notte pareva senza stelle. Ti ho rivista è apparso il sole. Mamma ti voglio bene.
Notte tesa, inquieta, notte pareva senza stelle. Ti ho rivista è apparso il sole. Mamma ti voglio bene.
Così anche questo non poteva essere altro che un’ennesima sconfitta verso me stessa, consapevole che alcune cose o persone non riusciranno mai a cambiare.
Crescere è una spinta contro il muro. Ti accorgi di quante cose avresti voluto diverse, quanti momenti hai sprecato e quanto il tuo cuore si è strappato. E vorresti frantumare il tempo che scorre e tornare indietro per cambiarle. Mette troppa tristezza l’idea di esserti persa dietro qualcosa che poi è andata distrutta. Mette tristezza notare che vedevi magia dove neanche c’era. Mette tristezza girarti indietro e vedere te stessa buttata via, avvinghiata a qualcosa che solo oggi capisci non valeva, non voleva dire niente. Ti sei gettata in pasto al nulla, pur di ricevere una carezza in più.
È strano, pensavo al futuro ma guardavo sempre il passato e nel mezzo mi perdevo.
Non c’è giorno a cui non segua la notte, non c’è notte senza alba, né gioia imperitura, né dolore infinito.
L’animo umano è una giungla di sentimenti:rimorsi, tormenti, rimpianti, emozionila passione del belloil desiderio del possessol’incanto del silenzio.La rassegnazione alla sofferenzala solitudine interiorela paura di esprimersi.Il bisogno di affettoil bisogno di calore umanoil bisogno di amare, di sentirsi amatiil bisogno di vivere emozionie di annullarsi in essi.
Le lacrime più amare sono quelle che non hai saputo versare.