Vincenzo Cataldo – Tristezza
Alla tristezza ci si abitua, alla disonestà mai.
Alla tristezza ci si abitua, alla disonestà mai.
Tanti mi chiedono come mai io abbia iniziato a leggere tanti libri!. Io rispondo sempre che ho iniziato ad appasionarmi alla lettura e che uso i libri come passatempo, e invece è solo una grande bugia. La verità è che la vita mi ha buttato a terra troppe volte, e l’unica cosa che mi è rimasta è sognare o rifugiarmi in storie che nemmeno esistono.
Oggi è notte.Domani… domani forse spunterà (di nuovo) l’alba.
È appena iniziata e già pesa questo giorno, eppur il sole splende, sembra quasi a sorridere, seppur non c’è sole che ride per me, se non il vuoto, e mi accorgo che anche l’amore muore.
Per essere felici bisogna saper rinunciare a ciò che ci rende felice.
È strano come la vita posso scombinarti dentro. Ci sono momenti in cui sei serena e tranquilla, altri dove sarebbe bene non pensare perché i problemi sono talmente tanti che rischi di impazzire. Poi ci sono quei momenti di solitudine, quelli che attraversi con te stessa e credo siano quelli che fanno più male. Ci sono quelli che cerchi perché ne hai bisogno e quelli che ti piombano addosso quando meno te lo aspetti schiacciandoti a terra.
Se apro la finestra non è per guardare fuori, ma per urlare di dolore.