Antonio Papi – Tristezza
Il dolore non a parole, vive negli occhi, nei cuore e nell’anima e si muove con tormento incatenato ad una vita vigliacca.
Il dolore non a parole, vive negli occhi, nei cuore e nell’anima e si muove con tormento incatenato ad una vita vigliacca.
La solitudine diventa vasta. Quanto il consumo.
Non so come descriverti, non so come parlarti, non so nemmeno come guardarti. Vorrei solo che tu vedessi attraverso i miei occhi. Vorrei solo che tu capissi attraverso il mio cuore. Vorrei solo che tu accettassi quelle parole che ti ho detto. Vorrei solo poterti abbracciare e sussurrarti quanto mi manchi. Un giorno forse accadrà, o forse non accadrà mai, in ogni caso sarà come un film d’epoca, un film in bianco e nero perché il dolore non svanisce e il tempo non si recupera perché il sole ancora non c’è e non so se arriverà.
Se la tristezza è troppa e non ti permette di trovare sollievo in niente, alza la testa e guarda il cielo. Vedrai che tra poco sentirai il tuo cuore sorridere e lasciarsi toccare da un reciproco sentimento di affetto e stima tra te e le stelle che illuminano le tue notti e danno un senso più realistico ai tuoi sogni.
Ci sono quei giorni, quei giorni particolari. Che ti senti pioggia, non importa se il sole brilla e sorride, tu ti senti pioggia e rimani tale! Pioggia!
Le delusioni non ci fortificano, le delusioni ci rendono fragili. È l’amore che ritroviamo in seguito a una ferita interiore, il raggiungimento di un traguardo che pensavamo di non poter più raggiungere, è questo a renderci forti. È la fragilità stessa a renderci forti, non la delusione in sé.
La “solitudine” è una strada notturna, costellata di stelle cadenti.Loneliness is a nocturnal way sprangled of fallen stars.