Valeria Violetta Camboni – Tristezza
Quello che fa male è non essere capiti, quello che fa male sono le ferite invisibili agli occhi altrui, quello che fa male è la mancanza d’amore, la mancanza dei valori!
Quello che fa male è non essere capiti, quello che fa male sono le ferite invisibili agli occhi altrui, quello che fa male è la mancanza d’amore, la mancanza dei valori!
Spesso non troviamo un significato logico agli ostacoli, o meglio, paletti che ci mettiamo noi stessi lungo il percorso della vita, ostacoli che ci fanno cambiare modo di ragionare e vivere, il tutto spesso senza una ragione logica, perché senza logica è il meccanismo che lega il cuore alla mente.
La delusione è l’inevitabilità di una lacrima, o meglio, è una rottura col mondo.
Essere non amati, non voluti, dimenticati. È questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare.
Non sono un bel “tipo”, non ho un corpo perfetto, non sono una che attira, ho tanti difetti, credo come tutti. Non passo le ore a scegliere cosa mettermi, come truccarmi, preferisco la “semplicità”. Ho un gran cuore, a detta di molti, ma quello non si vede, si “sente” e non tutti sentono! Quello conta poco se non è circondato da un bel “pacco”. Ecco ciò che mi fa rabbia, ecco ciò che mi fa pena ma non per me per gli altri!
Forse, la tristezza, nell’ordine del dolore, si muta, ben presto, in spietatezza.
Non so perché stasera sono qui a pensare a te,a guardare un telefono che non da segnali.Se almeno sapessi quanto io ti penso.Se almeno sapessi quanto io son qui immobile a ripensare a te, a noi, e a rivivere tutto di te.Forse cambierebbe qualcosa?Forse servirebbe a qualcosa?Ma non a cambiare la situazione in cui mi trovo.