Emilio Rega – Tristezza
La maledizione di vivere le cose in un modo e nel suo opposto.
La maledizione di vivere le cose in un modo e nel suo opposto.
Imprimerò ogni immagine di te, ogni piccola ruga che solca il tuo viso, la custodirò nella mente ed ogni volta che ti cercherò in altri occhi non troverò mai i tuoi. È stata l’ultima volta che ti ho visto, sento che mi sveglierò e tu non ci sarai più. Resterà il tuo viso a farmi compagnia negli inverni che arriveranno, passeranno gli anni, ma tu resterai sempre uguale nel mio cuore. Un grande amore e niente più.
Lacrime: piccole stille di rugiada in un mare di dolore.
La sua solitudine era la peggiore di tutte. Non solo non sapeva tenersi accanto le persone, non sapeva nemmeno conceder loro un buon addio. Era una persona sola anche nei ricordi.
Quando qualcuno ti ferisce senza un motivo, dentro qualcosa si rompe. Ti chiedi il perché, ma nessuno ti darà mai una spiegazione che abbia un senso logico. Allora resti in silenzio, con un vuoto che t’opprime e non sei più capace di ricacciare indietro le lacrime.
Non ci sono orologi nella Sofferenza, solo un ticchettio incessante.
Quando sono triste sono costantemente circondato da felicità, e quando sono felice da tristezza… il mondo ce l’ha con me.