Maria Teresa Porta – Tristezza
Il mio più grande rammarico è di non essere riuscita in tempo a capire che dietro le sembianze di un agnello si celava il più feroce dei lupi.
Il mio più grande rammarico è di non essere riuscita in tempo a capire che dietro le sembianze di un agnello si celava il più feroce dei lupi.
Qualcuno (e non è mia madre) dice che valgo di più di quello che credo e che, per questo, merito di più. Devo solo auto convincermi!
Quando sei triste, chiudi gli occhi e lascia che il vento porti via i tuoi pensieri, entrerai in un mondo fantastico, proprio quel mondo che si trova dentro di te e di cui non ti eri mai resa conto!
Il freddo abisso della tua indifferenza è il caldo abbraccio della mia malinconia.
Da un’assenza non puoi scappare, ti rincorre il cuore, ti percorre l’anima e si annida sempre lì tra i contorni dell’emozione.
Va, segui il vento e non ti fermare hai deciso da tempo che cosi doveva essere. Non ti voltare mai, non ci pensare mai e dimentica il passato. Il rimpianto consiglia male il suo ascoltatore e mostra ciò che è stato ed è perduto per sempre, non ti voltare, non ci pensare e non portare con te niente che ti ricordi il vissuto, cancella tutto, non tornare indietro perché a volte l’amore umano non perdona e si soffoca nel dolore che squarcia il petto. Non ti voltare, non ricordare e non pensare più il ricordo sia oblio e tutto taccia per perdersi nel nulla.
Com’è triste vedere persone voler essere le migliori invece sono la peggior razza, com’è deprimente cogliere l’invidia nei gesti insulsi di chi cerca di ferirti ma ti fa solo il solletico, com’è ridicola l’esistenza di chi pensa di essere un gradino sopra a tutti invece è caduta da un bel pezzo dallo scalino più basso, la cosa peggiore è che di tutto questo non si rendono conto e l’unica cosa che riesco a provare nei loro confronti è una pena infinita.