Luigi Nascimben – Tristezza
Senza volerlo ho pensato alla tristezza!
Senza volerlo ho pensato alla tristezza!
Ho chiesto al tempo quanto sarebbe durato ancora il mio dolore e lui ha risposto “Lasciami andare!”
Un giorno è triste perché non solo è triste l’animo di chi lo vive, ma anche l’essenza di quel dato giorno lo è e niente potrà farlo virare al gioioso, allo spensierato, ma di grande consolazione e sostegno sono l’amore della famiglia, i sorrisi e l’affetto delle persone più care, più preziosi di ogni regalo.
Capita, di sentirsi vuoti dentro. Di fermarsi, osservarsi e non riconoscersi più. Non siamo cambiati. No. Siamo solo, pian piano, distrutti. Ti senti l’anima a brandelli e ti chiedi come hai fatto a non accorgertene. Ma lo sapevi. Lo sapevi benissimo. Il fatto è che l’hai sempre tenuto nascosto, agli altri e a te stessa. Hai finto sorrisi ricacciando le lacrime, soffocando sentimenti. E ora hai l’animo pieno di parole non dette e altre che ti hanno spezzato il cuore.
L’incompatibilità non esiste, è solo questione di volontà. La prima è una scusa in funzione della seconda, e la seconda è la base di tutti i problemi di tutte le persone… lei ha smesso di volere… siamo incompatibili…
Non puoi dimenticare chi è stato sul tuo sorriso e nelle tue lacrime.
Tormento. Dannazione. Dolore. Disperazione… è tutto un lento degrado che parte dalla mente, attraversa il cuore e sfocia nel viso… con lacrime intrise di sangue.