Marzia Pellegrino – Tristezza
Sono le persone silenziose quelle che hanno di più da trasmettere. Sembrano vuote, mentre dentro esplodono e nessuno se ne accorge.
Sono le persone silenziose quelle che hanno di più da trasmettere. Sembrano vuote, mentre dentro esplodono e nessuno se ne accorge.
Ci si accorge che ognuno è solo quando cerchi l’abbraccio di persone che stanno peggio di te e non hanno tempo per le tue lagne… giustamente.
Tempo: aiutami a dimenticare!
Ci rimani male, cerchi di farti scivolare addosso ogni cosa invece resta sulle spalle e pesa, pesa molto pensare che hai ci creduto ancora e non pensavi mai che le persone che dicevano di volerti bene ti dimostrassero il contrario, e provi a passarci sopra in ogni modo ma niente, è un’amaro troppo forte da buttar giù e stringe in gola come un cappio.
La tristezza non è reale, è il riflesso del nostro istinto, quello umano che ci è costretto, quello che ci porta sotto.Noi che tendiamo al lieto fine, veniamo maledetti nel viaggio, capitani di vascelli che affonderanno d’orgoglioci svegliamo più vecchi, e non più saggi. Mai più saggi. Ed è tutto buono e giusto, perché c’è un purgatorio che ci aspetta, e a noi basta, e la morte ci hanno addestrato a festeggiarla, per scongiurarla, per ignorarla.
Un grande dolore ti sparpaglia la mente, il cuore e l’anima e capisci che nulla sarà più come avrebbe potuto essere.
Non sempre si piange dagli occhi ma molto spesso, le lacrime, scorrono dal cuore.