Giorgio De Luca – Tristezza
Addio papà. Mi lasci con l’animo in tumulto ed un vuoto che non potrà essere più colmato.
Addio papà. Mi lasci con l’animo in tumulto ed un vuoto che non potrà essere più colmato.
Ho eliminato dalla mia stanza, dalla mia macchina, dal mio ufficio tutto ciò che poteva ricordarmi te, peccato che non possa sostituire il mio cuore.
Di colpo sento i nostri cuori lontanisento i tuoi occhi perdersi nel vuotoi miei riempirsi di lacrime.Tutto si è oscurato tra noi,provo ad accendere la luce ma non v’è chiarore,non c’è neanche più voglia di dialogare.Tutto sta tramontando di colpo tra noi,sento solo brividi accarezzarmi la pelle,sento che tutto scivola e si rompeed io, non posso fare altro che raccogliere i cocci senza riuscire a ricomporli!
La vita mi ha colpito duro. Per continuare uso l’amore come medicina. Non spegnetemi questa la luce. Non toglietemi questo appiglio.
Quando il dolore è lacerante non illuderti, il tempo non potrà cancellarlo, semplicemente ci si abituerà.
È bizzarro il fatto che il Natale è una festa che riunisce le famiglie e contemporaneamente rende tremendamente sole le persone che non hanno accanto nessuno…
Ci sentiamo maggiormente feriti da chi ci vuole bene perché sa, con una mira millimetrica, dove e come colpirci.