Ada Ferrante – Tristezza
Oggi è notte.Domani… domani forse spunterà (di nuovo) l’alba.
Oggi è notte.Domani… domani forse spunterà (di nuovo) l’alba.
Che c’è? C’è che sono le tre di notte e non ho voglia di spegnere la luce. Non ho voglia di ricominciare a pensare. Non ho voglia di addormentarmi con gli occhi bagnati. Non ho nemmeno voglia di svegliarmi domattina, perché la giornata sarà uguale a questa appena passata. E così scrivo, per cercare di buttar fuori qualcosa che tanto so già di non riuscire a fare. Che c’è? C’è che sono stanca. Stanca di vedere un grosso punto davanti alla mia vita. Così va. Da schifo. Non la spegnerò la luce stanotte!
Quelli che credono di aver trovado la serenità si disanimerranno quando vedranno le disgrazie degli altri.
Il fragore dell’onda copre il pandemonio dei miei pensieri.
Ho creduto di affogare nel mare della solitudine, circondato dalla cattiveria. Ho imparato a nuotare così bene che adesso la cattiveria mi scivola addosso come fa il salmastro sotto la doccia! Non mollo, non cedo, testa alta e vado avanti!
Silvia: a che serve abbattersi?Io: Non lo so! Forse ci da un po’ di speranza nell’aspettare qualcuno che ci tiri su!
Vita: mare di tristezza inquinato da piccole gocce di felicità.