Sabrina Dominga – Tristezza
Questa notte ho brindato alla mia solitudine!
Questa notte ho brindato alla mia solitudine!
Perché chi non ha i denti ha tanto pane e chi ha i denti il pane non ce l’ha?
Ho perso quella riservatezza che mi caratterizzava. Forse è solo il periodo, forse la primavera. O forse è solo l’ennesima eco del mio corpo che cade nel baratro.
Un amico mi ha chiamato per aiutarlo nel suo dolore; ho messo il mio nella tasca e sono andato.
Nella solitudine, come nelle sofferenza, non guardarti intorno non ne hai bisogno perché chi ti vuole bene sa farsi sentire.
E poi manca, manca quell’abbraccio, quel bacio, quelle coccole, quel contatto che serve a mantenere vivo il cuore, manca quel pizzico di dolcezza che rende ogni battito una nota musicale, manca quella carezza che allontana la malinconia per lasciare spazio al sorriso, manca l’altra parte del cuore che serve a completare la vita.
Gli occhi piangono perché ho visto milioni di fratelli e sorelle disperarsi perché non avevano nulla da mangiare. Ho visto troppi essere umani piangere la perdita dei loro cari, strappati da questo mondo per mano dei loro stessi simili. Troppe mamme piangere sulle bare dei loro figli. Tante, forse fin troppe donne, violentate e massacrate prima da uomini e poi da un sistema che non rende loro giustizia. Gli occhi piangono perché non trovo una giustificazione a tale cattiveria. Perché è l’unico modo che ho per dire “mi dispiace” ma nonostante questo non c’è nulla che “io” possa fare, e rimango inerte a guardare la rovina dei miei simili.