Domenica Colli – Tristezza
Ti sei accorto che tra Me e Te c’è sempre una “e” in mezzo!
Ti sei accorto che tra Me e Te c’è sempre una “e” in mezzo!
La tristezza non deriva dagli avvenimenti spiacevoli che accadono, ma deriva dal cuore del soggetto in questione, ci sono tre tipi di cuori, quelli felici, quelli tristi e quelli che si fanno comandare dalla mente, che maschera il loro essere.
Si chiamano silenzi dell’orgoglio quelli che uccidono dentro.
Spesso il dolore acceca la vista, e non ci accorgiamo che la vita è fatta di attimi, attimi da non perdere. Che mai più si ripeteranno!
Notte tesa, inquieta, notte pareva senza stelle. Ti ho rivista è apparso il sole. Mamma ti voglio bene.
Se la mia vita finisse ora non avrei nulla da perdere… Probabilmente eviterei tanti dolori, delusioni e preoccupazioni.
Sono inciampata e ho vacillato mi sono aggrappata a “qualcosa” che credevo solido, sono andata avanti zoppicando finché sono nuovamente inciampata e caduta. Come una bambina ho pianto, ma non piangevo come una bambina, perché il dolore che sentivo era il mio cuore di adulta andare in pezzi, frantumato dalla mia stessa vita che sembrava non appartenermi più. Consolavo quel frenetico battito accarezzandolo cercando nelle pieghe della mia mente qualcosa che sapesse di buono. Quanto amaro in bocca! Ho maledetto e leccato le mie lacrime, ognuna una ferita a solcarmi l’anima di sale, le mie spalle come ali impazzite cercavano di spiccare il volo per respirare, per andare lontano con il pensiero. Qualcosa di buono! Strisciando verso il fondo mi sono spogliata della mia corazza, forse fasulla, non sono io il centro del mio mondo. Qualcosa di buono, ed eccolo! Un viso, i miei stessi occhi, la parte migliore di me. La continuità della mia vita.