Annamaria Crugliano – Tristezza
E se avessi il tuo amore e poi non mi bastasse? Lottare per un sogno che non ti ha mai voluto amare e rendersi conto che non ti poteva bastare mai… mi farebbe male.
E se avessi il tuo amore e poi non mi bastasse? Lottare per un sogno che non ti ha mai voluto amare e rendersi conto che non ti poteva bastare mai… mi farebbe male.
Ho sempre pensato che per alcuni, quando si sentono soli, tristi ed abbattuti, sia più benefico contrarre la mano, che tenderla. Nessuno è in grado di scrivere a mano tesa.
Non è forte chi soffre ma continua ad amare. Lo è chi ha amato ma ha deciso di non stare più male.
Il cuore piange come il cielo quando piove, gli occhi brillano come le stelle nella notte.
Basterebbe in fondo così poco, per non far soffrire gli altri: uccidere il silenzio. A volte poche parole, che all’inizio possono anche ferirti, non saranno mai, più crudeli, di un silenzio, che lentamente ti uccide, nell’aspettattiva di una spiegazione che mai, tu sai, arriverà.
Si può sentire attraverso la pelle un odore se se ne sente il sudore quando il tuo corpo fa da padrone.
Un sasso mi ha chiesto se posso trasportarlo nel mio taschino perché vuole andare in un altro posto… perché è stufo di rotolarsi attorno per farsi più spazio! E vorrebbe andare in un posto più grande e mettersi proprio al centro, perché ogni cosa deve andare per trovare il posto dove si sente libero!