Madre Teresa di Calcutta – Tristezza
Essere non amati, non voluti, dimenticati. È questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare.
Essere non amati, non voluti, dimenticati. È questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare.
Puoi giocare con tutto, ma mai con i sentimenti. Un cuore non è un pezzo di una scacchiera, se lo farai cadere non tornerà mai come prima.
Non piango no, mi trattengo, ma sai ho un oceano dentro.
Anche quando crediamo di aver prosciugato le lacrime, spesso continuano a scendere.
Trascorriamo giorni di illusoria felicità bloccati nella prigione delle vecchie emozioni piangiamo gridiamo ma nessuno ci ascolta.
Avevo trovato amore nei tuoi occhi, pace fra le tue braccia, coraggio nei tuoi sorrisi. Ora senza te, sembra così tutto lontano da quella parola da quel periodo da vivere di nome felicità.
E spesso mi assale quella strana sensazione di aver già visto cose che non conoscevo o di aver vissuto un momento che in realtà non ho mai vissuto, divento triste e malinconica, sento addosso il peso di un qualcosa o di una colpa che non è mia, come se fossi responsabile di non aver fatto nulla per cambiare un evento importante, me ne rimango li seduta a fissare il nulla con il viso rigato di lacrime, accusandomi e assumendomi colpe, che in fondo non ho.