Alda Merini – Tristezza
Un foglio bianco, molta solitudine, qualche strappo al cuore e forse una guerra o due.
Un foglio bianco, molta solitudine, qualche strappo al cuore e forse una guerra o due.
Quando una persona se ne va dovrebbe portare via con sé tutto quanto, anche i ricordi. Soprattutto i ricordi.
Mi dispiace, ma proprio non ce la faccio ad essere felice. Posso essere distratto, intrattenuto, persino divertito. Ma felice mai.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.
La propria infelicità non dipende da quello che non si ha, ma da quello che si pensa abbiano gli altri.
Non lo urliamo il dolore, lo teniamo dentro stretto, non sapendo che così farà più male. Non sentiamo mai nessuno dire ad un altro “Mi dispiace” o “Mi manchi”. Si preferisce lo stupido orgoglio che chiamiamo dignità. Non sentiamo mai il bisogno di scusarci, ma pretendiamo gente che a noi si inchini. Abbiamo perso un po’ più in umanità. Abbiamo guadagnato in solitudine, sicuramente.
Sono stanca di dovermi sempre preoccupare degli altri. Sono stanca di fare dei sacrifici e vedere che dall’altra parte c’è solo egoismo.